Cos'è marc augè?

Marc Augé

Marc Augé (Poitiers, 2 settembre 1935 – Parigi, 24 luglio 2023) è stato un antropologo e etnologo francese, noto per i suoi studi sui concetti di "nonluogo" e di "surmodernità".

Augé ha diretto l'École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi dal 1985 al 1995. La sua opera ha avuto una grande influenza nel campo dell'antropologia, della sociologia e degli studi urbani.

Tra i suoi contributi più significativi si annoverano:

  • Il concetto di nonluogo: Augé definisce i nonluoghi come spazi di transito e di anonimato, come aeroporti, autostrade, centri commerciali e stazioni ferroviarie, caratterizzati da una mancanza di identità, di storia e di relazioni sociali significative. Questi spazi si contrappongono ai "luoghi", che sono radicati nella storia, nella cultura e nella vita sociale di una comunità.
  • La surmodernità: Augé descrive la surmodernità come una condizione caratterizzata da eccesso di informazioni, eccesso di spazio e eccesso di individualismo. Questa condizione porta a una perdita di significato e a una difficoltà nel creare legami sociali duraturi.
  • L'antropologia del quotidiano: Augé ha contribuito allo sviluppo di un'antropologia interessata alla vita di tutti i giorni, ai piccoli eventi e alle esperienze comuni che plasmano la nostra esistenza.

Le sue opere più note includono:

  • Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità (1992)
  • Un etnologo nel metrò (1986)
  • Le sens des autres. Actualité de l'anthropologie (1994)
  • Rovine e macerie. Il senso del tempo (2003)

Il pensiero di Marc Augé ha stimolato un dibattito importante sull'impatto della globalizzazione e della modernità sulla nostra esperienza dello spazio, del tempo e dell'identità. I suoi concetti di nonluogo e surmodernità sono diventati strumenti chiave per comprendere le trasformazioni sociali e culturali del mondo contemporaneo. La sua analisi dei rituali moderni e della memoria collettiva ha offerto nuove prospettive per l'antropologia contemporanea.